Elezioni regionali in Piemonte, Alberto Cirio è il nuovo presidente
“Subito al lavoro, il Piemonte ha bisogno di ripartire”, ha commentato.
Alberto Cirio, 46 anni, classe 1972, è il nuovo presidente della Regione Piemonte. Già assessore regionale ed eurodeputato di Forza Italia, ha conquistato oltre il 49% delle preferenze. “Subito al lavoro, il Piemonte ha bisogno di ripartire”, ha commentato.
“Dobbiamo fare un nuovo patto per il Piemonte di domani, in cui ognuno impegni al massimo le proprie energie. Lavoreremo innanzitutto per risolvere i problemi veri e concreti delle persone, perché in Piemonte i problemi sono tanti e gravi, ma è a quelli di tutti i giorni che la gente vuole avere presto delle risposte. Mi metterò subito a lavorare, il Piemonte ha bisogno di ripartire: oggi è la Regione del Nord Italia che cresce di meno, è quella che ha purtroppo ancora i tassi di disoccupazione più elevati. Il nostro motto era un’altra velocità per il Piemonte, saremo veloci a metterci al lavoro.
Sarà una Giunta di persone capaci, con caratteristiche di concretezza e la capacità di saper stare fra la gente. Tutti gli assessori dovranno avere i piedi ben piantati per terra. Voglio censire subito lo stato di attuazione dei fondi europei, perché è mia intenzione mettere insieme in un piano strategico tutte le energie economiche che ci arrivano da Bruxelles. Intendo inoltre rivendicare la nostra autonomia regionale. Il Piemonte non ha fatto il referendum, ma questo voto e il suo risultato valgono come un referendum: ricontratteremo il prezzo con cui il Piemonte sta in Italia. Il messaggio sì Tav è un messaggio che noi diamo da sempre, lo abbiamo dato a tutti i Governi che si sono succeduti“.
Il nuovo presidente entrerà in carica dopo la proclamazione ufficiale degli eletti, che la Corte d’Appello di Torino effettuerà tra il 3 e l’11 giugno. Cirio avrà poi dieci giorni per nominare i componenti della sua Giunta, che dovrà essere composta al massimo da 11 assessori, di cui uno assumerà la carica di vicepresidente. Gli esterni non potranno essere più di tre.
Il nuovo Consiglio regionale si insedierà nel primo giorno non festivo della terza settimana successiva al completamento delle proclamazioni.