La toma piemontese è un formaggio tipico DOP della regione Piemonte.
In Italia la tradizione legata alla produzione dei formaggi è davvero molto antica e il numero di formaggi prodotti ogni anno è altissimo.
Ogni regione vanta una vasta gamma di formaggi, ognuno dei quali può rappresentare un secondo piatto in alternativa alla carne o al pesce o ancora alle uova, oppure diventare parte di una pietanza ricca e gustosa.
In Piemonte si producono moltissimi formaggi tra cui uno dei più conosciuti è il Toma Piemontese D.O.P.
Si tratta di un formaggio che si può produrre nelle province di Biella, Novara, Verbania, Vercelli, Torino e Cuneo, ma anche secondo il disciplinare, in alcune provincie di Asti e Alessandria.
Il toma ha origini prettamente alpine, nasce infatti proprio in concomitanza e vicinanza ai pascoli per poi con il passare degli anni, o per meglio dire dei secoli, scendere a valle e approdare nei paesi e nelle città.
L’area pedemontana, attesta già la presenza di questo formaggio intorno al sec XI, sulle tavole delle persone meno ricche e più umili, che amano il gusto deciso e piccante, usando il formaggio per preparare pietanze “arricchite” nel sapore anche senza usare le allora carissime spezie ed il sale.
Nei secoli che seguiranno l’utilizzo di questo formaggio andrà sempre più a estendersi a tutte le classi sociali, fermo restando il rispetto all’astinenza nei giorni che la Chiesa consacrava come “di magro”.
I malgari furono coloro che diffusero questo formaggio anche a valle e in pianura, un tempo ogni toma in funzione della zona nella quale veniva prodotta prendeva il nome, ad esempio:toma di Susa, toma di Lanzo, toma di Biella, poi vista l’estensione quasi totale a tutto il territorio, si decise di unificare il nome in un unico “marchio” il Toma Piemontese.
Formaggio DOP Toma Piemontese
Il Toma Piemontese può inoltre offrire un’ulteriore informazione aggiuntiva attraverso l’etichetta, cioè può indicare la sua provenienza legata all’altitudine, questo è stato infatti previsto da un Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il 30/12/03.
In funzione di quanto sopra detto, avremo così: “Prodotto della Montagna”, l’etichetta sarà Verde, e significherà che dall’origine del latte, alla trasformazione, lavorazione e stagionatura sono tutte avvenute in territorio montano.
Se invece, tutte queste procedure di trasformazione e produzione avvengono in un territorio superiore ai 1000 metri, quindi nella zona degli alpeggi, l’etichetta sarà rigorosamente Gialla e sarà presente l’indicazione “Menzione di Alpeggio”.
Per ultimo l’etichetta sarà Bianca se è stato prodotto in Pianura.
Fonte: Amando
Font video: Saporie.com